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Coordinatrice
Sabrina Stelitano
Stabile Castello
Pza Nosetto 4b/c
6500 Bellinzona
Tel. 058 822 12 32
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Casa Nikaypa è attiva a Bellinzona dal 2009, inizialmente come parte integrante del Centro Dragonato. Nel 2014 comincia a svilupparsi la nuova impronta che la porterà prima a diventare un servizio a sé stante sotto la Fondazione Sirio e dal 2020 identificato come «casa con occupazione» (Casa Nikaypa) con il riconoscimento delle attività di base della vita quotidiana (cura di sé, dei propri spazi, attività di casa) come riabilitative accanto alle attività complementari (lavoro, scuola, volontariato, tempo libero).

Dal 2020 seguiamo anche utenti in appartamento protetto che hanno concluso il percorso in struttura e necessitano di un accompagnamento da parte nostra ulteriore e per un periodo concordato.

Casa Nikaypa accoglie giovani adulti, età compresa fra i 18 e i 30 anni che abbiano una rendita di invalidità o una domanda di riconoscimento in corso.

La struttura dispone di 8 posti letto suddivisi in due appartamenti, denominati Nikaypa1 con 5 posti; Nikaypa 2 con 3 posti; in quest'ultima sono accolte persone con autonomia rispetto alle competenze di base, con un buon compenso psichico, preferibilmente una attività lavorativa/scuola esterna. 

Consideriamo l’«abitare» la casa come spazio denso di una storicità soggettiva che genera un particolare significato e valore per l’intera esistenza (G. Bachelard).

Quello che accumuna la maggior parte dei nostri utenti sono le esperienze legate al percorso evolutivo, dove la casa rappresenta lo spazio di individuazione, il luogo attraverso cui l’adolescente si definisce e stabilisce dei confini tra sé e i genitori (E. Scabini, V. Cigoli).

Al centro dei nostri progetti riabilitativi poniamo lo sviluppo delle abilità quotidiane, la capacità di condividere le regole del gruppo, la fortificazione della rete sociale singola e di gruppo, l’incentivazione dei processi di auto-determinazione.

La Casa e il suo concetto caratterizza e valorizza la dimensione abitativa:

  • la vicinanza, la condivisione di spazi ristretti che determinano maggiore comunicazione non solo sugli aspetti concreti, ma anche su quelli simbolici;
  • la quotidianità, che ripropone il senso delle piccole cose, che permettono di sperimentare il clima affettivo delle relazioni simil-familiari;
  • la domesticità, una dimensione emotiva che contribuisce a restituire uno spazio interno, limita la dispersione, nello spazio e nel tempo, dei propri vissuti.

Il lavoro riabilitativo all’interno della casa non solo può contribuire a determinare assunzioni di ruolo e funzioni diverse, ma, nel tempo, potrebbe modificare i bisogni e le richieste.

La nostra collocazione, dal punto di vista sociale e culturale è un importante luogo di confronto e scambio con la società, laddove il paziente psichiatrico è il vicino di casa, è sottoposto al rispetto delle regole condominiali, lo si incontra tutti i giorni. La prossimità e la conoscenza aiutano ad allentare i pregiudizi.

La relazione tra operatori e utenti ha delle specifiche peculiarità, nel contesto è la casa «lo spazio intermedio tra sé e l’altro», le specificità sono i vissuti legati alla scansione del tempo, alla quotidianità e ai compiti domestici.

La relazione diretta è innescata dalla condivisione dello spazio, non ci sono spazi neutri o istituzionali.

La metodologia di intervento che utilizziamo considera:

  • una presa in carico individualizzata, ogni utente viene considerato nella sua specificità;
  • l'utente protagonista del proprio percorso;
  • il processo che determina l’obiettivo finale è l’essenza del nostro lavoro;
  • il lavoro a stretto contatto con le reti (SPS, Progetti complessi, Home treatment, Antenna Icaro, Laboratori della Fondazione, Servizio consulenza, altri laboratori protetti, ecc.);
  • l'accoglienza continua alla base della relazione di fiducia;
  • il favorire, mantenere, riprendere i contatti con le famiglie (soprattutto quando non fanno parte della rete);
  • il creare momenti di svago sia in gruppo sia individuali (favorisce la relazione, l’osservazione in contesti sociali, permette di osservare competenze altrimenti non osservabili);
  • la gestione delle crisi (attraverso la relazione terapeutica, l’accoglienza del disagio, l’esserci).

SEDE LEGALE

Via Agostino Maspoli
6850 MENDRISIO
Tel. 091 816 59 91
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SEDE AMMINISTRATIVA

Via Lugano11
6500 BELLINZONA
Tel. 058 822 12 12
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DONAZIONI

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Mendrisio e Valle di Muggio
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